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Domani si incomincia a studiare, ma ora, prendetevela comoda:
Uno dei “passatempi” più impegnativi per chi è disoccupato o
per chi non ha un lavoro a tempo determinato, è sicuramente la consultazione
svogliata di gazzette, albi e siti che pubblica i bandi di concorso annunciati
dagli anti pubblici e qualche volta può capitare di imbattersi in qualche bando
che, con lo scetticismo del caso, ci convince ad avere un po’ di fiducia in noi
stessi e a partecipare.
1. Se non siete tra i fortunati per cui i requisiti del
bando coincidono in maniera impertinente con il proprio curriculum vitae,
accertatevi di essere in possesso dei requisiti di partecipazione, leggendo con
attenzione quali sono quelli fondamentali e i titoli che invece vi daranno
punteggio.
2. Leggere con attenzione le indicazioni per la redazione
della domanda e i termini di presentazione, facendo particolare attenzione alla
data di scadenza e alle modalità di invio: in molti casi non fa fede il timbro
postale e rischiate che la vostra domanda di partecipazione arrivi in ritardo!
Attenzione anche alla dicitura da indicare sulla busta: può essere richiesto di
indicare l’oggetto del bando e il numero di protocollo.
3. Leggere sul bando il numero e la tipologia delle prove di
valutazione e le principali materie su cui sarete valutati. Evitando di
immergersi a capofitto in farraginosi manuali di contabilità, diritto,
informatica, o di qualsiasi cosa tratti il concorso, consultate con attenzione
il sito, i regolamenti e le attività dell’ente che bandisce il concorso: molto
spesso i concorsi trattano argomenti che riguardano strettamente la propria regolamentazione
interna e le proprie attività istituzionali.
4. Fatevi un calendario in cui indicare i giorni da dedicare
allo studio, ma anche i momenti per fare delle pause: magari non lo seguirete
con rigidità, ma vi aiuterà a procedere con ordine e a non andare fuori di
testa e a dedicarvi dei momenti di svago senza sentirvi inconcludenti. Magari
agitandovi in uno sballo spudoratamente senza senso, ma di immediato effetto,
con 99 Luftballons:
5. Controllare la dispensa e verificate che abbondi di
golosità che vi piacciono: lo so che non è un consiglio molto salutare, ma in
certi periodi la gola va appagata. Ecco le mia scorte: cerali di riso soffiato
al cioccolato, barattolini di gelato, nutella. E perché no, anche qualche buona
bottiglia di vino rosso, da consumare, ovviamente, non tanto per allietare i
pomeriggi di studio, ma, piuttosto, per farvi dormire tranquilli senza l’incubo
di essere di fronte alla commissione in pigiama e ciabatte!
6. Fate una lista di tutto c’ho che farete quando tutte le
prove del concorso saranno finite e a cui ora, spinti dal un incontrollato
senso di responsabilità, non riuscite a fare: a me aiuta ad andare oltre e a
non pensare che sto trascorrendo giugno a studiare un regolamento
sull’amministrazione, la finanza e la contabilità dell’Università di Pisa.
Attenzione, non devono essere cose del tipo: sbrinare il freezer, togliere la
muffa dall’angolo della cucina o controllare le bollette. Ma piuttosto: andare in
bicicletta fino a Lucca e fare la siesta sulle mura; farmi un gelato nocciola,
fiordilatte e cioccolato fondente alla nuova gelateria senza glutine;
riguardare tutti i miei film preferiti della nouvelle vague e dormire fino a
che non impresso sul materasso la forma del mio corpo!
Domani si incomincia a studiare, ma ora, prendetevela comoda: