domenica 30 dicembre 2012

Il manuale del giovane precario - Buoni propositi per l’anno che verrà


Si avvicina la fine dell’anno e svanita la minaccia della fine del mondo che, se non altro, avrebbe portato via tutti i problemi e i pensieri che ci tengono svegli, è tempo di fare un po’ di ordine nelle nostre vite di lavoratori precari e di disoccupati alla costante ricerca di qualcosa da fare.

Vorrei che l’elenco dei buoni propositi per il 2013 consistesse in tre semplici, chiari e concisi punti:
1. impegnarmi a trovare un lavoro con un contratto a tempo indeterminato
2. non essere pigra e non perdere tempo
3. non perdermi d’animo ed evitare gli sbalzi d’umore.

D’altra parte, da tre mesi a questa parte, ovvero dalla scadenza del mio ultimo contratto a tempo determinato, ho imparato tre lezioni semplici, chiare e concise:
1. seppur seguendo alla lettera i consigli che aiutano a trovare lavoro, attualmente, mi sento di poter dire che è praticamente impossibile trovare un impiego, dignitoso o meno,  con un contratto a tempo indeterminato.
2. detesto la pigrizia e ancora di più perdere tempo. Ma la cosiddetta “crisi” non tiene conto  dell’impegno, della perseveranza e della determinazione delle persone che hanno voglia di combinare qualcosa di costruttivo per sé e per gli altri e, inesorabilmente, va avanti arricchendo la disonestà, l’egoismo e la corruzione che l’hanno generata e chi non partecipa a questo festino tra sciacalli si ritrova immobilizzato e impotente.
3. non è facile non perdersi d’animo, arrabbiarsi ed evitare gli sbalzi d’umore ma se c’è qualcosa di utile ed importante in cui impegnarsi è proprio mantenere il controllo di se stessi, essere lucidi e non crogiolarsi in un fin troppo facile vittimismo. Anche se le previsioni per una ripresa economica e un aumento dell’occupazione per il 2013 sono disastrose, darsi per vinti è il peggior male possibile. Non voglio dare lezioni di vita a nessuno: non ho né le capacità né il ruolo.  Piuttosto rifletto a voce alta, riorganizzo i miei pensieri e faccio i miei piani per il futuro.  Se ormai sono consapevole che mettercela tutta non servirà a trovare un lavoro, chiudersi in se stessi e dirsi che impegnarsi non serve a niente è solo un comportamento che ci fa del male e che aiuta chi agisce in maniera disonesta a raggiungere più facilmente i propri interessi.
Chi oggi è senza lavoro e vive in una condizione di precariato lavorativo e, di conseguenza, sociale non è un incapace, ma rappresenta, suo malgrado, il risultato di scelte politiche ed economiche rivolte solo al tornaconto personale o di pochi privilegiati, di un sistema clientelare dove sussiste ancora la logica mafiosa della famiglia e dove le strategie di sviluppo sono un mero scambio di favori. E per superare tutto questo non bisogna isolarsi, considerarsi perdenti e pensare di cavarsela con qualche scappatoia: servirebbe solo a peggiorare le cose e a diventare complici. Non bisogna considerarsi vittime ma individui responsabili e dotati di capacità da far valere per la propria crescita personale e da condividere con gli altri, è così che possiamo cambiare le cose. Mi rendo conto che possono sembrare parole utopiche e fuori luogo ma la situazione è talmente caduta in basso, che per ottenere dei risultati bisogna puntare in alto, essere ambiziosi ed avanzare le proprie pretese.

Per questo motivo, uno dei mie buoni propositi per l’anno che verrà sarò quello di impegnarmi ad essere parte del cambiamento, sia partecipando a nuove iniziative che stanno nascendo (come la campagna Io Voglio Restare), sia imparando a conoscere e collaborare alle attività di sindacati e realtà associative che da tempo si occupano di lavoro e diritti (per esempio la campagna della Cgil Ricostruiamo l'Italia). Il Manuale del giovane precario, senza rinunciare a mettersi in prima linea nella sperimentazione dei consigli, più o meno ortodossi, per cercare un lavoro, diventerà, o almeno si proporrà di farlo, un aiuto per conoscere ed entrare in contatto con chi si impegna, in maniera diretta, per essere artefice di un cambiamento reale.

Consapevole che il cammino sarà lungo e certamente non sarà semplice, ma considerato che ci stiamo avvicinando alla spumeggiante e festaiola serata di capodanno, vi lascio con un classico di S. Silvestro

venerdì 28 dicembre 2012

Coordinamento Precari Unipi - Il precariato? All'Università di Pisa non esiste.


Martedì 18 dicembre, presso il Polo Carmignani dell’Università di Pisa, il Rettore, Prof. Massimo Augello, ha incontrato, su richiesta delle rappresentanze studentesche, la comunità accademica per illustrare le linee programmatiche di bilancio e le politiche dell’Ateneo per il triennio 2013-2015.

Di fronte alla domanda su come l’Università di Pisa intendesse gestire il problema del precariato fra il personale tecnico-amministrativo, il Rettore ha risposto che, con le 21 stabilizzazioni del 2012, nell’ateneo rimangono solo tre precari e che pertanto il problema non sussiste.  Ma di quale università stiamo parlando?

Il Coordinamento Precari dell’Università di Pisa lavora da mesi per censire e rendere trasparenti i dati sul precariato in Ateneo. I dati raccolti evidenziano il ricorso a diverse forme di precariato del personale tecnico-amministrativo in servizio a tempo indeterminato e rivelano la presenza di lavoratori precari che prestano servizio, con funzioni istituzionali e non progettuali, da periodi di gran lunga superiori a 36 mesi.

Il coordinamento, in collaborazione con le RSU chiede da tempo all'Ateneo, senza ottenere risposta, una pianificazione triennale di queste risorse, come previsto dalla legge, che consenta ai lavoratori precari una visione delle proprie prospettive a medio termine.

L'atteggiamento evasivo dell'Ateneo, culminato con la negazione pubblica del fenomeno da parte del Rettore, si rivela offensivo nonché lesivo della dignità dei lavoratori.

Coordinamento Precari Tecnici-Amministrativi Unipi

venerdì 21 dicembre 2012

Il manuale del giovane precario – Il sistema TRIO


Tra gli impegni previsti dal patto di servizio integrato che ho concordato con il Centro per l’Impiego c’è il conseguimento della certificazione della lingua inglese sul progetto TRIO.
Il progetto TRIO è il sistema di web learning della Regione Toscana, un portale dove sono disponibili, in forma completamente gratuita, circa 1.700 corsi e una serie di servizi formativi per accrescere le proprie conoscenze e per acquisire certificazioni professionali.
Il sistema TRIO si compone di due ambienti: l’Infoteca, l’area in cui si possono trovare tutte le informazioni su TRIO, e la Didateca, che contiene le risorse didattiche di TRIO, cioè i corsi e tutte le risorse multimediali per la formazione on-line e in cui, una volta registrati e iscritti, è possibile fruire dei corsi.

Usufruire dei corsi TRIO è molto semplice: dal sito www.progettotrio.it, cliccando su “Vai a DIDATECA”, si accede all’area destinata alla formazione dove è possibile consultare tutte le risorse didattiche disponibili suddivise per aree tematiche, percorsi formativi, collane didattiche, risorse multimediali e catalogo storico.

Il primo passo da fare è consultare il catalogo: per quanto mi riguarda, ovvero per la lingua inglese, trovo tre corsi nella sezione aree tematiche (certificazione inglese CERF, inglese base e inglese professionale) e uno tra le certificazioni di mercato, ovvero nei percorsi che hanno l’obiettivo di sviluppare le conoscenze necessarie per acquisire certificazioni riconosciute dal mercato del lavoro in area informatica, linguistica e della qualità.
A questo punto non mi resta che registrarmi e iscrivermi al corso che mi interessa.

Dato che sono consapevole della mia poca propensione all’apprendimento delle lingue, decido che è il caso di iniziare dall’inizio e mi iscrivo al corso “Inglese per principianti. Modulo 1 – Meeting People”. La descrizione dell’attività dice: il corso consente di apprendere i fondamenti della lingua inglese e di acquisire sicurezza nelle quattro abilità fondamentali (ascoltare, leggere, parlare e scrivere) attraverso un ricco repertorio di attività per obiettivo, contesto applicativo e media utilizzato.

mercoledì 19 dicembre 2012

Curriculum vitae – Le storie e le ricette di Jul’s Kitchen


Anche se non è vero che a Natale diventano tutti più buoni, PrecariaMente vuole addolcire un po’ i toni con la storia di Giulia Scarpaleggia, una giovane blogger di 30 anni che ha saputo fare della sua passione culinaria un lavoro a tempo pieno. E brava Giulia!

Dal blog Jul’s Kitchen:

Benvenuti su Juls’ Kitchen, mi chiamo Giulia Scarpaleggia, ho 28 29 30 anni, sono una sognatrice, un’ottimista e una food blogger a tempo pieno. Sono quella che appare nei riflessi dei cucchiaini nelle foto di questo blog e ammetto di essere anche la responsabile per le fette che mancano in ogni torta. Vivo in Toscana, nella campagna tra Siena e Firenze, ho il sogno di un orto rigoglioso, in realtà mi accontento di un muretto con i vasini delle erbe aromatiche e di una pianta di rabarbaro che soffre il caldo. Al liceo ho studiato latino e greco per 5 anni ma mi sono innamorata dell’inglese. Volevo fare l’architetto e la guardia forestale, poi ho preso una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione. Volevo essere come Melanie Griffith in Una donna in carriera, poi ho lavorato come impiegata e organizzatrice di eventi e ho capito di non essere tagliata per quel mondo. Ho letto riviste di cinema per anni conoscendo a memoria i cast di film più o meno famosi, ho aperto un fanclub di nuoto con la mia migliore amica che per 4 anni ci ha portate in giro per l’Italia – e non solo – a tifare con le facce dipinte con il tricolore. Ho frequentato un corso di inglese avanzato, un corso di grafica e un corso da wedding planner. E’ stato difficile trovare il mio posto nel mondo ma alla fine ho capito, ho trovato quello a cui ero destinata e che mi rende felice. Se guardo indietro c’è stata infatti una costante in tutto questo: la passione per la cucina, fin da quando ero piccolina. A febbraio 2009 ho aperto il mio blog per dare voce a questa passione e ho imparato a raccontarla con parole e fotografie. A gennaio 2012 ho trasformato la mia passione in un lavoro: adesso sono una freelance food writer (suona bene in Inglese!), collaboro con riviste e aziende per lo sviluppo di ricette, faccio corsi di cucina toscana per stranieri ed italiani. In altre parole cucino ogni giorno, fotografo quando la luce me lo permette, scrivo anche troppo e mangio con piacere. Mi diverto e godo di ogni singolo istante, rendendomi conto di quanto sia fortunata. 



martedì 18 dicembre 2012

Coordinamento Precari Unipi – Il Coordinamento scrive alle RSU dell’Università di Pisa


Siamo un gruppo di precari dell’Università di Pisa che hanno avvertito la necessità di riunirsi per comprendere meglio la situazione del precariato nell’Ateneo e, soprattutto, per rendere evidente, di fronte alla cecità degli organi che lo governano, la nostra presenza che, sebbene ingombrante, sembra di fatto inesistente: ne è un chiaro sintomo il non aver ancora proceduta all’elaborazione di un piano di programmazione triennale per il reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo.

In occasione della seduta del Consiglio di Amministrazione di novembre(1), durante la quale sono state approvate nuove assunzioni e nuovi bandi di concorso, abbiamo inviato al rappresentante del personale tecnico-amministrativo, un comunicato, firmato dal Coordinamento Precari Unipi, in cui dichiaravamo la nostra presenza e chiedevamo al Consiglio di esprimere, in maniera chiara, in che modo intendesse agire nei confronti dei lavori precari dell’Ateneo. Sebbene abbiamo avuto conferma il nostro comunicato fosse stato ricevuto correttamente e che fossero stati forniti i recapiti a cui fare riferimento , non abbiamo ricevuto nessuna risposta in proposito, nessuna richiesta di spiegazioni o di chiarimenti. Ammettiamo che la completa mancanza di considerazione ci ha molto rammaricati: se già è preoccupante e dannoso essere ignorati dalle alte cariche e dai dirigenti dell’Università di Pisa, ancora di più è essere ignorati da chi dovrebbe portare alla luce le gravi problematiche del personale tecnico-amministrativo.

Si potrebbe obbiettare che i rappresentanti del personale non sono stati eletti dal personale a tempo a tempo determinato, ma, come ben sanno i rappresentanti della Flc Cgil che si sono impegnati per estendere il diritto di voto anche al personale precario, il personale a tempo determinato non ha accesso al voto e, quando ce l’ha, i requisiti sono ristretti in maniera tale che ben pochi riescono a rientrare nelle liste elettorali.

Pensiamo che in questo critico periodo di crisi del mercato del lavoro e alla luce delle riforme stanno modificando profondamente l’assetto organizzativo e gestionale delle università, di fronte ad una riorganizzazione delle strutture dipartimentali che rischia di diventare un espediente per procedere a facili assunzioni ed eliminare i precari “scomodi”, i rappresentanti delle RSU debbano considerare prioritario il problema del precariato nell’Università di Pisa, impegnandosi per evitare il dilagare delle situazioni di precarietà, il proliferare delle graduatorie e di concorsi ad personam.

In merito ai bandi di concorso approvati nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 26 novembre scorso, chiediamo alle RSU di impegnarsi affinché le selezioni abbiamo dei requisiti che permettano un’ampia partecipazione e che siano considerati titoli valutabili le esperienze e i contratti  (non solo a tempo determinato, ma anche altre forme di collaborazione molto in auge nell’università come  le co.co.co.) maturati nell’ambito dell’Università di Pisa.

Come Coordinamento Precari Unipi offriamo la totale collaborazione e chiediamo un incontro, possibilmente entro la fine di dicembre, con il gruppo di lavoro sul precariato delle RSU per discutere delle tematiche comuni su cui lavorare e sull’interazione fra il nostro Coordinamento, le vostre rappresentanza sindacali e gli organi dell’ateneo.

Certi della vostra attenzione,

Coordinamento Precari Unipi

(1) Nella seduta del 26 novembre 2012, il Consiglio di amministrazione, ha deliberato quando segue:

E’ approvata la programmazione di personale tecnico-amministrativo di cui alle premesse, e in particolare  il Direttore Amministrativo è autorizzato:
1)       alla sottoscrizione di n. 9 contratti a tempo indeterminato, e precisamente:
n . 2 unità di categoria D, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze dell’Area Edilizia e dell’Ufficio Sicurezza e ambiente;
n. 4 unità di categoria C, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT;
n. 2 unità di categoria D, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze dell’Ufficio Stampa e comunicazione;
n. 1 unità di categoria D,  Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT;
la cui spesa complessiva ammonta a  € 230.873,31 del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, che sarà approvato con successiva delibera.

2)      all’emanazione di n. 5 bandi per la copertura di posti di personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato, e precisamente:                                                                                                                                                      

n. 1 unità di categoria C, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze del Sistema Informatico Dipartimentale;
n. 1 unità di categoria C, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT;
n. 1 unità di categoria C, Area amministrativa per le esigenze della Direzione Ricerca e Internazionalizzazione;
n. 1 unità di categoria D, Area Amministrativa-gestionale per le esigenze della Direzione Ricerca e Internazionalizzazione;
n. 1 unità di categoria C, Area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione dati per le esigenze rappresentate dal Sistema Museale di Ateneo;

3)      all’emanazione di un bando per l’assunzione di un dirigente a tempo indeterminato per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT.

Resta inteso che sia l’attivazione dei contratti a tempo indeterminato per le assunzioni di personale tecnico amministrativo sia l’emanazione dei bandi a tempo indeterminato disposte ai punti precedenti sono subordinate all’esito delle procedure previste dal decreto legislativo 165/2001.

Resta altresì inteso che entro il 31 dicembre 2012 si procederà alle assunzioni a tempo indeterminato di personale già autorizzate con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 settembre 2012, e precisamente:
n. 1 collaboratore ed esperto linguistico di lingua spagnola per le esigenze del Centro Linguistico;
n. 1 unità cat. B3, Area servizi generali e tecnici per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT, in particolare di fonia;
n. 1 unità cat. C, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT, in particolare di fonia;
n. 2 unità cat. D, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione informatica telecomunicazione e fonia – ICT, in particolare informatiche;
n. 1 unità cat. D, Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze dell’Ufficio Stampa e comunicazione;
n. 1 unità cat. D Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della dell’Ufficio Sicurezza e ambiente;
n. 1 unità cat. D Area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati per le esigenze della Direzione Edilizia;
n. 4 unità cat. EP Area amministrativa-gestionale, per le esigenze delle strutture universitarie onde completare l’assetto organizzativo in attuazione della riforma statutaria.

A ciò va aggiunto che, con delibera n. 264 del 31 ottobre 2012, in CdA ha deciso che, per gli anni 2012, 2013 e 2014 l’Università di Pisa non eserciterà la facoltà di risoluzione dei rapporti di lavoro prevista dall’art. 72, comma 11, della legge n. 133 del 2008.

Coordinamento Precari Unipi - L'UE bacchetta l'Italia per l'abuso dei contratti precari


La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia contro l’abuso dei contratti a tempo determinato. Tale procedura si è resa necessaria a seguito delle numerosissime vertenze avviate in tutta Italia anche dalla FLC CGIL contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato, fattispecie questa, che si presenta in modo frequentissimo nei comparti della conoscenza in specie tra il personale della scuola dove docenti e personale Ata vengono assunti ad ogni inizio anno e licenziati al termine delle lezioni.

Continua a leggere sul sito del Flc Cgil:  http://www.flcgil.it/attualita/estero/precari-la-ue-avvia-una-procedura-di-infrazione-contro-l-italia.flc

lunedì 17 dicembre 2012

Coordinamento Precari Unipi – Newsletter n. 01/2012 del 15/12/2012


Buongiorno,

Vi giro il resoconto del Dott. Giorgelli, rappresentante del personale tecnico-amministrativo in CDA,  della seduta del CDA del 12 dicembre, in cui  sono emersi dei punti interessanti per il personale precario dell’Università di Pisa:

- lunedì 17 dicembre si terrà la commissione reclutamento del personale.
Come Coordinamento Precari Unipi abbiamo inviato a Michele Da Caprile, rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel senato accademico, il comunicato consultabile QUI.

- martedì 18 dicembre, alle ore 12:00, presso il Polo Carmignani, si terrà la riunione del corpo accademico (per chi è in servizio, è possibile usufruire del monte  delle ore previste per le assemblee):  questo appuntamento potrebbe essere un’occasione importante per dimostrare la nostra presenza sia agli organi dell’ateneo, sia ai collegi a tempo indeterminato. Chi è interessato a partecipare, può rispondere a questa mail, ci daremo un appuntamento per andare insieme.

Il Coordinamento Precari Unipi

-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Oggetto: CDA del 12 dicembre 2012
Da:      "Francesco Giorgelli" <francesco.giorgelli@farm.unipi.it>
Data:    Ven, 14 Dicembre 2012 6:47 pm
A:       destinatari-ignoti:;
--------------------------------------------------------------------------

Care colleghe e cari colleghi,
 si è svolta il 12 dicembre 2012 la prevista riunione del CDA di cui vi
espongo alcuni argomenti che sono maggiormente importanti, fornendovi la
massima disponibilità per maggiori informazioni su tutti gli ulteriori
punti dell'odg di interesse personale.
  Comunicazioni
 E' stato trasmesso il calendario delle sedute di CDA e SA  fino a luglio
2013. La cadenza delle sedute del CDA sarà di una ogni tre settimane,
mentre quella del SA di una al mese, sempre il mercoledì.
 Sono stati messi in bilancio 294.272  euro di maggiori stanziamenti dal
MIUR per cofinanziamento di assegni di ricerca.
 Sono state formate le commisioni permanenti istruttorie d'Ateneo che
vedono la mia presenza nella commisione Bilancio, quella di Michele Da
Caprile in quella Ricerca e Personale, Quella di Silvan Agueci nella
commissione Edilizia.
 Delibere
 Il CDA ha prolungato di 6 mesi la convenzione per il servizio di cassa
col Banco Popolare Società Cooperativa.
 In merito invece al punto statuti e regolamenti, la discussione si è
svolta su una possibile contraddizione insita nello statuto sul tema dei
regolamenti, in attesa di un approfondimento del Sa , è stato sospeso
l'esame del regolamento del CUG (comitato Unico di Garanzia ) che
sostituisce, per legge il Comitato pari opportunità e quello paritetico
sul fenomeno del Mobbing; l'esame del regolamento del dipartimento di
Economia; l'esame delle norme quadro per il regolamento del CUG.
 Sono invece stati rinominati i centri di Ateneo togliendo la parole
"Interdipartimentale" della loro intestazione; è stato approvato il
regolamento dell'IT Center, Information Technology, dove è prevista
l'interessante figura del coordatore tecnico , modello che potrebbe
essere adottato nei dipartimenti e nei futuri centri per
l'organizzazione di parte del personale Tecnico.
 Il grosso della discussione si è svolto sul bilancio dove, a fronte di
un taglio di 12 milioni di euro,  il CDA  ha assunto l'impegno per il
mantenimento delle stesse cifre  di spesa non fisse dello scorso anno.
E' veramente difficile poter fare immediatamente un confronto con le
voci analitiche tra il 2012 ed il 2013, ma comunque il dettaglio verrà
presentanto nei prossimi giorni agli organi di governo ,  che daranno il
parere ed approveranno il preventivo 2013 e quello triennale Economico
Patrimoniale.
Su mia  richiesta e degli studenti del CDA il Rettore ha convenuto di
convocare il 17 dicembre sia la commissione Edilizia,  dove verrano
esposte le linee del programma edilizio annuale e triennale,  sia la
Commisione per le Politiche di Reclutamento  del Personale TA e Docente.
Il 18 dicembre 2012, su richiesta degli studenti e mia verranno poi
esposte pubblicamente le linee del bilancio in una riunione del corpo
elettorale convocata dal Rettore, alle ore 12,  al Polo Carmignani, la
cui partecipazione, per noi  è considerata orario di lavoro.
 il 19 dicembre 2012 ci sarà  poi il parere del SA e  il 21 dicembre
l'approvazione del CDA del bilancio 2013 e del triennale 2013-2015.
Siamo  ancora comunque in una fase finale interlocutoria di scavo,
approfondimento e analisi , ma sicuramente trovo positivo , per esempio
, che ci siano previsti degli stanziamenti (circa il 3,5%) di possibili
aumenti per il personale TA, sempre che non ci sia il blocco delle
dinamiche contrattuali. Ugualmente positiva è la volonta,  fatta propria
dal CDA, in un momento di tagli generalizzati negli enti pubblici, di
mantenere le stesse cifre sui costi non fissi obbligatori senza alzare
le tasse universitarie ed a fronte di un calo di 12 milioni di euro del
FFO.
Per quanto mi riguarda qualche ombra rimane sul bilancio dei
dipartimenti e sulla difficoltà che ci ha portato all'adozione di questa
tipologia di bilancio economico patrimoniale per la mole di lavoro
complessa e prolungata che i colleghi amministrativi hanno dovuto e
stanno affrontando.  Nei prossimi mesi , per esempio bisognerà
controllare fortemente le spese dei dipartimenti, nel senso che andrà
monitorato da vicino quanto si spenderà  per evitare che si consumino,
eventualmente,  troppe risorse. Altro aspetto che dovrà essere acquisito
è la nuova concezione di "visione" del bilancio per costi e ricavi. Ho
chiesto quindi  anch'io la massima condivisone e trasparenza  nella
comunicazione delle scelte che SA e CDA faranno relativamente al
bilancio. Per ora mi fermo qui per non dare subito troppi numeri ed
ingolfarvi completamente. Nella prossima esposizione sul bilancio darò
più dettagli e nel frettempo vi sollecito a partecipare all'incontro del
Corpo Accademico di martedi 18 dicembre 2012.
 Come ultima nota vi comunico che ho votato contro il punto 6.4 sulla
"concessine di postazioni per attività venatorie sui terreni
dell'ateneo"  nella zona di Tombolo. Sono state inoltre approvatte le
delibere relative al rifacimento della facciata di Agraria e la
convenzione dell'Ateneo col CRDU , con il sigillo di un protocollo di
intesa che regolamenta i rapporti dell'università col Centro Ricreativo
Dipendenti Universitari.
 Saluti
 Francesco Giorgelli
 Membro TA del CDA
  --
Dott.  Francesco Giorgelli
 Dipartimento di Farmacia
Via Bonanno  6/33/35
Cell  3338029253 ufficio 0502219670 fax 0502219660
francesco.giorgelli@farm.unipi.it

Il manuale del giovane precario – Il colloquio orientativo al Centro per l’Impiego


Se siete tra i precari “fortunati” che prima di perdere un lavoro sono riusciti a maturare i requisiti per la richiesta dell’indennità di disoccupazione, dopo circa due mesi dalla dichiarazione dello stato di disoccupazione, dovrete recarvi al centro per l’impiego per sottoporvi al cosiddetto  colloquio di orientamento.

Presentarsi al colloquio è fondamentale per continuare a percepire l’indennità di disoccupazione (la mancata presentazione senza un motivo giustificato prevede la sospensione del pagamento), ma, come tengono a sottolineare gli impiegati del Centro per l’Impiego, l’importanza e il senso del colloquio non è tanto il mantenimento della disoccupazione (…e se pensiate che sia così siete solo una massa di bamboccioni fannulloni e un po’ choosy che bivaccano sul divano alle spese dello Stato!...), ma la stipula del “patto di servizio integrato” (D.Lgs. 297/02 e Reg RT n. 7/04).

Che cos’è il patto di servizio integrato? E’ un documento cartaceo, sottoscritto dal cosiddetto orientatore e dal disoccupato, in cui entrambe le parti si impegnano al compimento di azioni rivolte all’inserimento lavorativo e/o alla partecipazione ad un percorso formativo.

In particolare il Centro per l’Impiego si impegna ad offrire i seguenti servizi:

- accoglienza del lavoratore/disoccupato
- illustrazione del percorso/progetto e degli obiettivi che si vuole raggiungere
- consulenza per l'analisi e l'individuazione dei bisogni professionali, anche a partire da una rivisitazione dello storico professionale
- costruzione di un piano di azione individualizzato, che diventa parte integrante e sostanziale dello stesso Patto. Il Piano deve prevedere le disponibilità della persona nei confronti di proposte formative e/o lavorative, esplicandone anche le motivazioni. Fra i servizi si possono prevedere: colloqui di orientamento, tirocini o w.e., voucher per la partecipazione a percorsi formativi, colloqui di inserimento in azienda, candidature ad offerte di lavoro
- consulenza per stesura di c.v.
- consulenza per la preparazione a colloqui di selezione
- consulenza per l'analisi di un'idea di lavoro autonomo, verifica del business plan, collaborazione al progetto di avvio d'impresa, consulenza sui finanziamenti per il sostegno alla creazione d'impresa
garanzia di riservatezza delle informazioni ricevute e dei percorsi concordati, fatti salvi gli scambi di informazione con altri servizi pubblici che partecipano allo sviluppo del progetto

Il disoccupato si impegna invece a:

- sostenere il colloquio con l'operatore del CPI per definire il bisogno e iniziare a definire ed impostare il Piano di azione individualizzato
- partecipare agli incontri, ai colloqui, ai progetti e percorsi definiti precedentemente con l'operatore e facenti parte del Piano di azione individualizzato
- candidarsi per gli annunci di lavoro compatibili con il proprio profilo professionale, anche con il supporto consulenziale dell'operatore del CPI
- sostenere eventuali colloqui di inserimento/selezione con aziende selezionate dal CPI
- comunicare entro 24 ore all'operatore del CPI: situazioni, fatti o motivazioni che impediscono la partecipazione della persona al servizio proposto dal CPI; cambio del domicilio; accettazione di un'offerta di lavoro, anche se a tempo determinato; partecipazione ad un percorso formativo
- leggere ed accettare le modalità di svolgimento del Piano, le regole del Patto e le eventuali sanzioni e conseguenze derivanti dall'inosservanza di quanto concordato.

Devo ammettere che il mio “orientatore” era una signora piacevole, competente e rassicurante che mi ha dedicato quasi un’ora di tempo e non solo mi ha gratificato lodando il mio curriculum vitae e affibbiandomi competenze e capacità che neanche sapevo di avere ma, per almeno tre quarti d’ora di tempo, mi ha permesso di gongolarmi in un favoloso mondo fatto di datori di lavoro generosi, possibilità di crescita, validi corsi di formazione, realizzazione delle proprie aspirazioni e dimostrazione delle proprie capacità. Quasi quasi, quando finalmente ho firmato il mio ambizioso patto di servizio integrato, avrei voluto rimanere ancora un po' accoccolata nella poltroncina color arancio e crogiolarmi in quel promettente e florido  Pleasantville ricco di opportunità.  Ed anche se, nonostante il mio tergiversare, la gentile orientatrice mi ha dovuto liquidare dicendomi –“Mi sembra che abbiamo detto abbastanza”-, ho deciso che non voglio affatto concludere con il mio solito sproloquio sull’inefficacia e l’inadeguatezza dei sistemi di reclutamento, e vi lascio in un wonderful world:




mercoledì 28 novembre 2012

COORDINAMENTO PRECARI UNIPI – IL COMUNICATO AL C.D.A. DEL 26/11/2012


Siamo un gruppo di precari dell’Università di Pisa che, dal luglio scorso, hanno avvertito la necessità di riunirsi per comprendere meglio la dimensione e la situazione del precariato nell’Ateneo.

Le riforme che negli ultimi anni hanno modificato profondamente l’assetto organizzativo e gestionale delle università, la legge Fornero, la spending rewiew e la recente riorganizzazione delle strutture dell’Università di Pisa, fanno sì che la già incerta situazione dei lavoratori precari diventi ancor più critica e nebulosa.

Attraverso la diffusione di un questionario conoscitivo, fatto circolare limitatamente tra il personale a tempo determinato per la difficoltà di individuare il personale con altre tipologie di contratti a termine ( co.co.co., co.co.pro e partita iva), abbiamo rilevato che, dal gennaio 2012 ad oggi, nell’Università di Pisa sono presenti ben più di 120 persone con contratti a tempo determinato, la maggior parte dei quali ha svolto servizio per periodi maggiori a 36 mesi.

Facendo un confronto tra le attività previste dal contratto e le mansioni realmente svolte, abbiamo rilevato che, anche nei casi in cui i contratti gravino su fondi relativi a progetti di ricerca, i lavoratori precari svolgono mansioni che rientrano nella “normale amministrazione” delle diverse strutture universitarie. Pertanto, non è possibile affermare che i contratti a tempo determinato finanziati con fondi di ricerca siano naturalmente limitati alla durata della ricerca stessa perché sappiamo benissimo che l’attività oggetto del contratto è solo un pretesto per permettere al dipendente di continuare a lavorare.

Di fronte alla pubblicazione del D.M. 22 ottobre 2012 n. 297, relativo alla determinazione del contingente assunzionale delle Università statali per l’anno 2012, alla mancanza della pubblicazione del piano triennale del fabbisogno di personale, all’approvazione, con delibera del CdA n. 279 del 31 ottobre 2012 del fabbisogno di personale tecnico della Direzione Edilizia ed alla scelta di non esercitare per gli anni 2012, 2013 e 2014 la facoltà di risoluzione dei rapporti di lavoro prevista dall’art. 72, comma 11, della legge n. 133 del 2008, chiediamo al Consiglio di Amministrazione di esprimere, in maniera chiara, in che modo intende agire nei confronti  dei lavoratori precari. Di conseguenza, auspichiamo che l’Università, nell’intento di deprecare il dilagare delle situazioni di precariato e il proliferare di graduatorie e di nuovi interpelli, sia giudiziosamente intenzionata a trovare delle soluzioni per garantire stabilità a chi, in questi anni, ha contribuito con serietà e impegno, qualità rese palesi dai molteplici rinnovi e dalla stipula di nuovi contratti, al funzionamento dell’Università di Pisa.


Coordinamento Precari Unipi

domenica 25 novembre 2012

PrecariaMente presenta: Il curriculum collettivo di Diversamente Occupate


Per affinità elettiva, ci teniamo a farvi conoscere il blog di diversamente.occupate.blogspot.it, ovvero il diario di un gruppo di giovani donne che si confrontano con il difficile mondo del lavoro.

Ecco il loro curriculum collettivo:


Nomi: Teresa, Claudia, Antonella, Eleonora, Angela, Federica

Nate a: Da Roma in giù, pendolari e fuori sede.

Nate il: nella prima metà degli anni ’80, troppo tardi per vivere la politica degli anni ’70, troppo tardi per la contestazione, tardi per i partiti, i sindacati, i collettivi, in tempo per incontrare donne che fanno politica per le donne.

Stato civile: nubili e una sposanda

Studi: umanistici. Comunicazione, Filosofia, Dams. Tutte figlie della riforma del 3+2. Laureate in Filosofia politica, una in Teoria del cinema. Ciascuna ha studiato per il piacere di farlo, per curiosità, per passione; nessuna credeva nell’equazione studio=preparazione al lavoro: mentre altri spulciavano le guide all’università valutando i diversi sbocchi professionali, noi cercavamo di interpretare quali meravigliosi contenuti si celassero dietro i titoli dei moduli di didattica. Aspettative spesso disattese, il piacere maggiore è venuto da quello che non ci aspettavamo: per tutte il pensiero delle donne.

Competenze acquisite: disciplina, sindrome della formichina operosa, capacità di improvvisazione orale; gestione del tempo, strategie di sopravvivenza settimanale con 50 mila lire/ 50 euro nel portafogli; abilità nel destreggiarsi fra le trafile burocratiche, alta densità creativa nella riorganizzazione del presente, re-immaginazione del futuro, rielaborazione del passato; ottimizzazione dello spazio in valigia, fisica e metaforica; resistenza al nozionismo; capacità di sfuggire alle etichette e alle riduzioni ad uno, scoperta del valore del nomadismo dei saperi; non è davvero oro tutto quello che luccica.

Esperienze lavorative: Ripetizioni a domicilio, Pr in discoteca, commessa, insegnante di pianoforte per bambini, operatrice call-center, dialogatrice, banconista pane e derivati, promotrice di vacanze studio, volantinatrice, animatrice per bambini, segretaria di seggio, bagnina, stagista, volontaria servizio civile, fotografa teatrale, cameriera, baby sitter, giornalista, impiegata, operatrice di sportello, sostituta di direttore in vacanza, assistente di filiale, istruttrice di nuoto, assistente di direzione, responsabile di sala, segretaria, barista, insegnante di italiano per stranieri, operatrice video, critica gastronomica, assistente bibliotecaria, correttrice di bozze, addetta stampa, borsista, sono sicure di aver fatto anche altro, ma non ricordano cosa.

Posizione lavorativa attuale: traduttrice, web editor, giornalista/redattrice/blogger, direttrice periodico on-line; dottoranda, laureanda.

Competenze acquisite: capacità di riconoscere il confine “potrebbe essere il mio lavoro/non lo farei neanche morta”, capacità di leggere tra le righe degli annunci di lavoro e delle domande sessiste dei selezionatori, abilità performativa nel convincere l’interlocutore che “questo lavoro è il sogno della mia vita”, capacità di reinventare un lavoro morto e sepolto, capacità di fare la domanda giusta nel momento giusto alla persona giusta, capacità di fare la domanda sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato (e divertirsi per questo), conoscenza dettagliata dei vicoli del centro storico di Roma, resistenza di camminata sulle lunghe distanze anche in condizioni climatiche avverse.

Esperienze non lavorative: tutte le attività che portiamo avanti insieme ad altre donne, non per soldi, non per carriera, ma per bisogno, desiderio e responsabilità politica.

Quel che fa la differenza: Riuscire ad acquisire entro domani le competenze che ho detto di avere ieri, una certa (ir)responsabilità nel riconoscere gli errori di mira ed aggiustare il tiro, destreggiarci tra le diverse dimensioni dell’esistenza, mettersi in discussione con un sorriso, essere radicalmente curiose.

Possiamo: portare a termine un lavoro costi quel che costi, gestire più attività lavorative contemporaneamente, dimenticare di avere un corpo da curare e ascoltare, entusiasmarci per progetti che non sono nostri. Possiamo...ma non vogliamo farlo.






venerdì 23 novembre 2012

Job Meeting or Job Smashing? - PrecariaMente al Job Meeting di Pisa


Martedì 20 novembre, al Palazzo dei Congressi di Pisa si è svolta la XII edizione di Job Meeting PISA, con la collaborazione dell’Ateneo pisano.
Ma cos’è Job Meeting? Job Meeting è un  evento organizzato nelle principali città universitarie italiane in cui, così recita il sito, laureati e laureandi di tutte le aree disciplinari possono incontrare aziende italiane e internazionali presso gli stand appositamente allestiti e nel corso di workshop di approfondimento. Durante la giornata, inoltre, è possibile per tutti i visitatori usufruire gratuitamente di servizi di orientamento e consulenza professionale e informarsi su qualificate opportunità di formazione superiore.

Visti i presupposti, PrecariaMente ha deciso di andare a scuriosare: ma, nonostante tutta la buona volontà profusa per evitare di essere i soliti guastafeste, le belle premesse sono state ben presto disilluse.

Gli stand dell’area espositiva: una galleria degli orrori che va da scuole di alta formazione post laurea dalle rette improponibili - soprattutto in questo periodo di crisi in cui le famiglie fanno già una grande fatica a mantenere i figli di all’università - ad agenzie, gruppi bancari ed assicurativi che, con la remota possibilità di un contratto o, addirittura, di un’appagante carriera, abbindolano con proposte di stage o tirocini freschi neo-laureati speranzosi di trovare lavoro.

I Workshop, o i “Career Lab” inseriti nel programma - ad esclusione dell’incontro con Fabio Rocchi, Vice Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Pisa, che quanto meno è riuscito ad interessare il pubblico raccontando la propria esperienze lavorativa in bilico fra una laurea in letteratura moderna e l’autoformazione nel mondo del webmarketing - sono stati una serie di informazioni superficiali sull’imprenditoria e discorsi inconcludenti su come scrivere il proprio curriculum vitae e sullo sviluppo personale. I relatori sono stati invece ben chiari nella pubblicizzazione del Master in “Comunicazione, Impresa, Banche ed Assicurazioni” di Eraclito 2000, dove insegnano ben tre delle relatrici dei Career Lab.
In ogni caso devo ammettere che frasi del tipo “ognuno di noi è un piccolo seme”, “lavorare sul fraseggio interiore” pronunciate da Diana Pardini, Direttrice di Eraclito 2000 e del Centro Bancari BPS e SCS e propinate al pubblico di neo-laureati assetati di imparare a scrivere un CV vincente e di precari, come me - talmente incredulo per la banalità sparate dall’oratrice - sono state talmente sconcertanti da togliere il fiato a chiunque intendesse intervenire.

E l’Università di Pisa? Capeggiava la galleria degli orrori con ben tre stand: l’Ufficio Ricerca e Relazioni Internazionali, l’Ufficio Master e l’Ufficio Placement struttura promossa dall’Ateneo che dovrebbe facilitare l’inserimento professionale dei giovani laureati. Ma di che inserimento professionale si tratta? Di stage, tirocini ed altre forme di lavoro atipico ben distanti da un’occupazione stabile e solo capaci di far precipitare i giovani nella spirale del lavoro precario e di un futuro all’insegna dell’ignoto.
In questo contesto l’Università di Pisa assume un ruolo sintomatico della situazione di crisi e degrado in cui ci troviamo: un’università con tasse sempre più alte e sempre meno servizi, sempre meno rivolta all’accrescimento e alla valorizzazione della persona, ma sempre più alla mercé di enti privati.

Citando ancora una volta la Dott.ssa Pardini, chiudo con una frase che vi farà riflettere e che forse riassume il vero senso della giornata “tutti facciamo marketing”.





lunedì 19 novembre 2012

Il manuale del giovane precario – Cercare lavoro on-line


Nonostante la mia riluttanza, per adempiere a tutti i miei doveri di lavoratore precario, ho tirato a lucido il mio curriculum vitae e ho finalmente fatto il salto nel promettente mondo dei portali e dei siti per la ricerca di lavoro on-line. Perché promettente? Giudicate voi dalle prime righe pubblicate dai vari siti nella sezione “chi siamo”:

Miojob, il network dedicato al lavoro del quotidiano La Repubblica, dice di sé:  


<<Miojob è il punto d'incontro fra chi cerca lavoro o vuole cambiarlo e le imprese alla ricerca dei migliori talenti.>>

Borsa Lavoro, un servizio della Regione Toscana, offerta:  


<<La Borsa Lavoro contribuisce ad un più rapido incontro tra fabbisogni, servizi e soluzioni contrattuali, aperto a una pluralità di operatori pubblici e privati autorizzati e accreditati. Far parte del sistema della Borsa è il modo migliore di rendere visibile la propria offerta o domanda di lavoro su tutto il territorio nazionale e nella comunità europea.>>

monster.it invece si sponsorizza così:  


<<Monster.it, leader nella ricerca e offerta di lavoro on line, rappresenta un punto di incontro efficace tra candidati e Responsabili delle Risorse Umane, con prodotti e servizi che offrono una vasta gamma di opportunità e soluzioni personalizzabili.>>

Valorizzando la propria attività con la testimonianza di un forse fantomatico candidato di nome Pietro:


<<Ho usato Monster per la prima volta quattro anni fa appena dopo la laurea e da allora è sempre stato il mio punto di riferimento per la ricerca di nuove opportunità. Proprio su Monster ho trovato il mio attuale lavoro.>>

Cliclavoro, il Portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dall’alto della sua investitura istituzionale dice:  


<< Il Portale si configura come il luogo di incontro virtuale dove gli attori del sistema possono interagire, dialogare e informarsi su tutto ciò che accade in materia di lavoro. Un vero e proprio network per il lavoro dove gli utenti accedono a un circuito di informazioni e servizi per il lavoro erogati sul territorio nazionale, volti ad amplificare le opportunità di lavoro e di ricerca di personale, nell’ottica di facilitare l'intermediazione tra domanda e offerta e semplificare gli adempimenti burocratici e legislativi.>>

trovolavoro.it del Corriere della sera: 


<< Candidati e Responsabili delle Risorse Umane delle Aziende. Nelle pagine del sito è possibile trovare migliaia di offerte di lavoro aggiornate in tempo reale, ricercabili per area geografica, categoria professionale, settore o parola chiave.>>

www.infojobs.it sforna una serie di termini anglosassoni per ribadire la propria posizione di leader


<< InfoJobs è la società di recruitment online leader in Italia e in Europa per traffico Internet, numero di offerte e curricula disponibili in database.
InfoJobs.it è leader di mercato tra i siti specializzati nella ricerca di lavoro. La solidità dell'azienda si basa sull'esperienza consolidata e sul know how maturato nel corso degli anni nel settore del recruitment online.>>

Emerge più che palesemente come tutti i siti evidenzino la loro caratteristica principale di punti di incontro rapidi ed efficienti tra l’offerta e la richiesta di lavoro, capaci di offrire opportunità e soluzioni personalizzabili in base alla propria formazione e alla propria esperienza.

Tutti i siti offrono più o meno gli stessi servizi: è possibile inserire il proprio curriculum vitae e renderlo ricercabile dalle aziende; selezionare e gestire le offerte di lavoro che ci interessano, interagendo in maniera diretta e autonoma con le aziende. In alcuni portali, una volta registrati e aver avuto accesso con il proprio account, è possibile  visualizzare un grafico in cui è indicata la percentuale di completezza dei dati inseriti, così  da valutare l’efficienza e l’appetibilità del proprio profilo.

Come richiesto, ho creato un account su tutti i siti che ho elencato, ho inserito tutti i dati richiesti e una copia del mio curriculum vitae in formato pdf, ho accettato tutte le dichiarazioni sull’utilizzo dei miei dati per lo scopo previsto dal servizio e ho iniziato a candidarmi alle offerte di lavoro e alle aziende che ho ritenuto attinenti al mio profilo professionale.

Dato alcuni siti danno la possibilità di attivare un agente di ricerca automatico che ti invia un’email con le offerte in linea con il tuo profilo, decido di usufruire anche di questo servizio e, dai primi risultati, mi sembra che tutte le premesse di rapidità, efficienza ed efficacia di cui andavano vantarsi tutti i network di ricerca di lavoro on-line non siano proprio state mantenute.

Ecco alcune delle offerte che ricevono:- ADDETTO ALLA RIFINIZIONE CALZATURE- OPERAIO ADDETTO ALLA MANOVIA- ADDETTO ALLA TRANCIA- ADDETTO ALLA LOGISTICA INTERNAZIONALE- ADDETTO ALLA RIFINUTIRA PELLETTERIA- ADDETTO ALLA CONTABILITA’-OPERATORE FRESA MANUALE

Quello che mi fa innervosire non è che tali offerte di lavoro non corrispondano affatto al mio profilo professionale ma, considerato che non mi farei certamente troppi problemi ad iniziare un nuovo lavoro, quello che mi fa arrabbiare è che tutte le offerte richiedono esplicitamente un’esperienza triennale del settore di svolgimento dell’attività lavorativa, un’esperienza che, come si evince dalla miriade di profili che ho compilato e dai curriculum vitae che ho allegato, non ho.

Quindi mi chiedo se veramente questi siti possano essere una soluzione vincente alla ricerca di un lavoro. Certamente aiutano a tenersi occupati: per crearmi tutti gli account mi ci è voluta una settimana!
Penso che forse sia passato ancora troppo poco tempo dalla pubblicazione dei miei profili professionali e che forse devo aspettare ancora un po’ ed attivarmi con maggior impegno. Nell’attesa, però, ho bisogno di fare un appello: se qualcuno dei lettori di PrecariaMente ha lavorato, anche solo un giorno, grazie ad un portale o ad un sito di reclutamento on-line, può inviare la propria testimonianza così da sciogliere il mio scetticismo?

Grazie per la collaborazione!






 
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