domenica 1 luglio 2012

Della serie: I soliti ignoti erano dei professionisti...


Ho scoperto che sul sito web dell’ANSA esiste una sezione, tra gli Speciali, denominata Storie dalla crisi. Attira la mia attenzione questo titolo: Senza lavoro e con sfratto, operario si improvvisa rapinatore. Colpi in sala slot per pagare bollette e trasloco, arrestato. Nel dettaglio si legge: "Senza lavoro e costretto a lasciare casa entro la fine del mese si improvvisa rapinatore seriale di slot. Quarantasette anni, della provincia di Udine, ex operaio del settore edile, senza lavoro da circa un anno, è stato sottoposto a fermo dalla Squadra Mobile di Udine su indicazione del Pm quale presunto autore di due rapine e di una terza tentata messe a segno il 14, 20 e 22 giugno in una sala slot a Udine”.

In un primo momento mi ci viene un po’ da ridere, perché la descrizione del rapinatore mi fa venire in mente i personaggi de I soliti ignoti di Monicelli: i protagonisti sono il fotografo Tiberio Braschi, con un figlio e la moglie in carcere per traffico di tabacchi, il siciliano Michele Ferribotte Nicosia, il vecchio ladro esperto Dante Cruciani - che insegna il mestiere ai giovani delinquenti - ditemi se non potrebbe pure essere scritturato l'operaio esperto nella rapina di slot!

L’articolo segue: “Accompagnato in questura ha ammesso le sue responsabilità spiegando il gesto per la disperazione. I tremila euro frutto della prima rapina li avrebbe usati per pagare le bollette e il trasloco dall’abitazione che divide con l’ex moglie e che deve lasciare entro fine mese, non riuscendo più a pagare l’affitto”.

Lungi da me scagionare l'operaio o trovare una motivazione razionale che giustifichi la sua reazione ma - ammetto - che certe vicende non mi scandalizzano affatto e che, potrà sembrare assurdo, mi inteneriscono quasi! Sull’onda della commozione e del sentimentalismo mi viene da pensare che ci hanno proprio messo alle corde e che, come il pugile di Monicelli, Giuseppe - Peppe er Pantera - Baiocchi, l’avventura del nostro rapinatore amatoriale si concluderà senza un happy end e senza nemmeno potersi rinfrancare con un piatto di pasta e ceci della Nicoletta!

Non so perché, ma questa vicenda mi fa venire questa celebre battuta tratta proprio da I soliti ignoti:

- Dimmi un po’ ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?
- Qui de Mario ce ne so cento.
- Oh sì va bene, ma questo l’è uno che ruba…
- Sempre cento so.

Sara C.




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