Ho scoperto che sul sito web dell’ANSA esiste una sezione, tra
gli Speciali, denominata Storie dalla crisi. Attira la mia attenzione questo
titolo: Senza lavoro e con sfratto, operario si improvvisa rapinatore. Colpi in
sala slot per pagare bollette e trasloco, arrestato. Nel dettaglio si legge: "Senza
lavoro e costretto a lasciare casa entro la fine del mese si improvvisa
rapinatore seriale di slot. Quarantasette anni, della provincia di Udine, ex
operaio del settore edile, senza lavoro da circa un anno, è stato sottoposto a
fermo dalla Squadra Mobile di Udine su indicazione del Pm quale presunto autore
di due rapine e di una terza tentata messe a segno il 14, 20 e 22 giugno in una
sala slot a Udine”.
In un primo momento mi ci viene un po’ da ridere, perché la
descrizione del rapinatore mi fa venire in mente i personaggi de I soliti
ignoti di Monicelli: i protagonisti sono il fotografo Tiberio Braschi, con un figlio e la
moglie in carcere per traffico di tabacchi, il siciliano Michele Ferribotte Nicosia, il vecchio ladro esperto Dante Cruciani - che insegna il mestiere ai
giovani delinquenti - ditemi se non potrebbe pure essere scritturato l'operaio esperto nella rapina di slot!
L’articolo segue: “Accompagnato in questura ha ammesso le sue
responsabilità spiegando il gesto per la disperazione. I tremila euro frutto
della prima rapina li avrebbe usati per pagare le bollette e il trasloco
dall’abitazione che divide con l’ex moglie e che deve lasciare entro fine mese,
non riuscendo più a pagare l’affitto”.
Lungi da me scagionare l'operaio o trovare una motivazione razionale che giustifichi la sua reazione ma - ammetto - che certe vicende non mi scandalizzano affatto e che, potrà sembrare assurdo,
mi inteneriscono quasi! Sull’onda della commozione e del sentimentalismo mi
viene da pensare che ci hanno proprio messo alle corde e che, come il
pugile di Monicelli, Giuseppe - Peppe er Pantera - Baiocchi, l’avventura del
nostro rapinatore amatoriale si concluderà senza un happy end e senza nemmeno
potersi rinfrancare con un piatto di pasta e ceci della Nicoletta!
Non so perché, ma questa vicenda mi fa venire questa celebre
battuta tratta proprio da I soliti ignoti:
- Dimmi un po’ ragassolo, tu conosci un certo Mario
che abita qua intorno?
- Qui de Mario ce ne so cento.
- Oh sì va bene, ma questo l’è uno che ruba…
- Sempre cento so.
Sara C.
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